Le fonti attestano che la famiglia Frescobaldi è presente nel Mugello e nella Val di Sieve dall’anno mille. La Villa di Corte, che sorge imponente all’interno del Parco, è acquistata dalla Famiglia Frescobadi nel 1704. A partire dal 1844, la Villa, ad opera dei fratelli Vincenzo, Angiolo e Luigi, viene ristrutturata e si procede all’ammodernamento dell’edificio preesistente che assume l’aspetto architettonico di una villa tardo cinquecentesca con commistioni ottocentesche. Le due prominenze realizzate ai lati dell’antico “casone” configurano un notevole arricchimento delle volumetrie che trasformano l’edificio per adattarlo alle nuove esigenze ed alle ampie relazioni sociali della numerosa famiglia Frescobaldi. Nel 1845 si procede alla costruzione di una Cappella per le cerimonie religiose, anche in relazione alla nomina a Vicario della Diocesi fiorentina di Vincenzo Frescobaldi. Lo stile e le decorazioni della Villa, a differenza di altre residenze Frescobaldi di ben più antica concezione, riflettono un gusto eclettico ottocentesco, con commistione di reminiscenze classicheggianti e neogotiche. Le decorazioni e le pitture della sala da pranzo sono del pittore mugellano Galileo Chini, noto per la sua arte decorativa ispirata al liberty, nonché fantasioso ceramista.